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Vicopisano ancora piu’ cardioprotetta grazie al “Rotary E-Club Distretto 2071”

 
Il Rotary E-Club Distretto 2071, presidente Piero IAFRATE ha consegnato il settimo DAE per cardioproteggere le Scuole della zona.
All’amico IAFRATE  un abbraccio di stima , complimentandomi con lui della costante attenzione sua e del Distretto 2071 alla faticosa campagna contro la morte improvvisa.
Di seguito il comunicato che ci e’ stato fatto pervenire.
Con questi ultimi sette DAE siamo giunti a quota 544 postazioni DAE pubbliche
 
💝Il. Rotary E-Club Distretto 2071
ha donato un defibrillatore alla scuola di Vicopisano con il contributo dell’azienda Pan Di Vico
➡Un nuovo defibrillatore per l’Istituto Comprensivo Ilaria Alpi di Vicopisano, donato dal Rotary E- Club Distretto 2071, grazie all’importante contributo dell’azienda locale Pan Di Vico.

➡Sabato 22 gennaio il presidente del Club,

Piero Iafrate

, insieme ad altri Soci, lo ha consegnato, davanti alla scuola primaria di Vicopisano, al Dirigente Scolastico Pierangelo Crosio, alla presenza del Sindaco Matteo Ferrucci, dei Consiglieri alla Progettazione Scolastica, Elena Pardini e alla Protezione Civile, Nico Marchetti, di Marco Masoni, responsabile della sicurezza della scuola, e della famiglia Degl’Innocenti, titolare di Pan di Vico.

🗣“Il progetto, ‘La scuola ci sta a cuore’, che ci vede capofila _ ha detto il presidente Iafrate _ è nato nel del 2020 grazie ai Club dell’Area Toscana Uno e sono stati donati sette DAE adl altrettante sette scuole.

🤝Ringrazio la Famiglia Degl’Innocenti, titolare di Pan di Vico, per il cospicuo contributo offerto per l’acquisto del defibrillatore che sarà destinato alla scuola dell’infanzia di Cucigliana. Ringrazio, inoltre, il Sindaco Ferrucci per aver subito sostenuto questo progetto con entusiasmo, i nostri Soci e il dottor

Maurizio Cecchini, presidente dell’associazione Cecchini Cuore onlus

, che presto formerà, gratuitamente, gli addetti al DAE.”

🗣“Siamo noi, lo dico a nome dell’Amministrazione Comunale _ ha affermato il Sindaco _ a essere grati al Rotary E-Club e alla Pan di Vico per questo prezioso dono.
❣️È il diciottesimo defibrillatore ad essere installato nel nostro Comune, grazie anche all’impegno dell’Assessora al Sociale, Valentina Bertini _ tra piazze, luoghi pubblici, palestre, plessi scolastici, impianti sportivi ecc. Il nostro obiettivo è quello di avere un territorio completamente cardioprotetto, in modo che una persona colpita da un arresto cardiaco possa ricevere un trattamento adeguato nel più breve tempo possibile ed essere salvata.
👨‍⚕️“Per questo _ ha concluso il Sindaco Ferrucci _ in collaborazione con il dottor Maurizio Cecchini abbiamo organizzato, e continueremo a organizzare, molti corsi di formazione perché se è vero che tutti possono usare un DAE, le istruzioni sono chiare ed è l’apparecchiatura a guidarci, è altrettanto vero che sapere come soccorrere le persone e cosa fare in casi di emergenza può aumentare la nostra sicurezza e prontezza d’intervento.”
 
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Grazie Mario…e grazie Prof Heimilch. !

Articolo tratto dal Tirreno di Oggi.

Grazie a a Mario  ANGEROSI una persona e’ viva, ma grazie anche a Fiorenzo Meucci, Direttore della Socienta’ Nazionale di Salvamento che da sempre vuole che la CecchiniCuore tenga un corso di BLSD e disostruzione lattante, bambino ed adulto  ai tutti i suoi bagnini, prima di conseguire il Brevetto. Un grazie all’ Istruttore Fabrizio BONINO per la sua ininterrotta campagna di corsi gratuiti

E grazie al Prof Heimlich, deceduto 4 anni fa, che ha inventato questa semplice manovra di disostruzione delle vie aeree

 

Il Prof. HEIMLICH

 

 
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Sciopero del vaccino finche’ non verra’ approvata al Senato la Legge per i DAE

Pubblico, dalla pagina dell’ AVIS di Legnano,  (www.avis-legnano.org)  un articolo che riguarda lo sciopero del vaccino di questo grande amico del 118 locale che non si vaccinera contro il COVID finche’ il Senato non approvera’ la Legge – gia’ approvata alla CAmera – per la liberalizzazione dei DAE.

Grazie Mirco Jurinovich

 

di Federico Caruso

Le morti per arresto cardiaco in Italia si attestano ogni anno tra le 60mila e le 70mila. Una cifra impressionante, se pensiamo che oggi tutte le attenzioni sono puntate sul coronavirus, al quale nel 2020 sono stati attribuiti poco più di 55.500 decessi. Sia chiaro, l’attenzione e gli sforzi per contrastare la pandemia sono necessari e più che giustificati. Ma per ridurre il numero dei morti per arresto cardiaco in maniera significativa basterebbe un investimento tutto sommato contenuto, necessario a installare un gran numero di defibrillatori in luoghi pubblici (piazze, stazioni, uffici pubblici, ecc.) o privati (aziende, alberghi, case, ecc.) e a diffondere la cultura del soccorso tra la popolazione. A rendere la situazione paradossale ci sono due dati: da un lato il caso pilota della città di Piacenza, che fin dal 1998 con il “Progetto Vita” ha previsto l’installazione di 1.057 defibrillatori tra città e provincia e la formazione di 55mila volontari, permettendo finora di salvare la vita a 127 persone. Dall’altro il fatto che c’è un disegno di legge, già approvato alla Camera e fermo da quasi un anno e mezzo al Senato, che se sbloccato permetterebbe di estendere a tutto il territorio nazionale quanto fatto a Piacenza. La copertura finanziaria richiesta dal disegno di legge è modesta, come si diceva: 4 milioni di euro. Ne abbiamo parlato con Mirco Jurinovich, operatore del 118 dal 1992 (quando ancora il servizio non si chiamava così). Jurinovich, 54 anni di Cerro Maggiore (Milano), è impegnato su questo tema dalla fine degli anni ’90. Con la sua associazione, 60mila vite da salvare, da dieci anni si occupa di fare informazione sulle morti per arresto cardiaco e ci spiega che «quando c’è un malore al cuore, pochi secondi valgono una vita: ogni minuto che passa la speranza di vita della persona diminuisce del 10 per cento».

La protesta di Jurinovich

Mirco Jurinovich ha preso una decisione controversa quanto difficile per cercare di sbloccare questa legge: rifiutare la sua dose del vaccino anti-Covid-19, quando sarà chiamato per la somministrazione. Un’azione simbolica e destinata sicuramente a fare discutere, ma utile a rappresentare un problema che non si può più ignorare. Jurinovich ha inviato un messaggio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni scorsi, per portare alla sua attenzione il problema e la sua iniziativa: «In qualità di operatore del 118 di Regione Lombardia e di presidente dell’associazione 60milavitedasalvare – ha scritto –, rinuncerò alla dose di vaccino a me destinata fintantoché il disegno di legge 1441 non verrà definitivamente approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale».

Jurinovich (terzo da sinistra) durante un incontro alla Camera nell’aprile 2019

Dopo avere vissuto da vicino tante delle emergenze che hanno attraversato il nostro Paese negli ultimi decenni, Jurinovich è stato anche tra gli operatori inviati nella prima “zona rossa” d’Italia, Codogno. Ci spiega che il coronavirus ha reso la situazione dei decessi per arresto cardiaco ancora più complessa. Non solo perché il Covid-19 aumenta il rischio di arresto cardiaco, ma anche perché le procedure di precauzione straordinarie che gli operatori devono rispettare quando si muovono per prestare soccorso nel contesto pandemico allungano ulteriormente l’intervallo di tempo che passa dalla chiamata all’intervento. Da qui l’importanza di avere degli strumenti con cui prestare soccorso immediato alle persone che subiscono un attacco di cuore.

Come funziona un defibrillatore

Con la sua associazione, Jurinovich ha permesso la distribuzione di 350 defibrillatori nell’Altomilanese. Attualmente a Legnano ce ne sono 80 tra scuole e altri luoghi ad alta affluenza. Quando pensiamo ai defibrillatori non dobbiamo immaginare quelli che siamo abituati a vedere nei film e nelle serie televisive ambientate nei reparti di pronto soccorso. Quelli attualmente in uso nei luoghi pubblici sono automatici o semi-automatici. Si tratta di applicare degli elettrodi (simili a cerotti) sul corpo della persona e accendere il dispositivo. Sarà poi il software a stabilire se è in corso un arresto cardiaco, e quindi a dare la possibilità all’utente di far partire la scarica elettrica, oppure no. Questo per i dispositivi semi-automatici, mentre in quelli automatici l’operatore non deve nemmeno prendersi la responsabilità di premere il pulsante: se il software stabilisce che è necessaria la scarica, la fa partire autonomamente. Il guaio, ci spiega Jurinovich, è che per utilizzare i defibrillatori del primo tipo, cioè quelli attualmente diffusi in Italia, è necessaria una formazione. È un percorso a cui dal 2001 possono accedere anche i cosiddetti “laici”, cioè persone che non fanno parte dell’ambito sanitario. Questo percorso formativo ha raggiunto una certa uniformità solo negli ultimi anni, mentre prima poteva prevedere 5 ore di formazione come 32. Oggi c’è una certa omogeneità e i corsi tendono a essere da 5 ore. In ogni caso, l’esigenza di una formazione richiede che, quando si verifica un possibile arresto cardiaco, non solo ci sia un defibrillatore nelle vicinanze, ma anche una persona formata all’utilizzo. Il disegno di legge di cui parlavamo introdurrebbe anche la possibilità di accedere liberamente agli apparecchi, che come dicevamo non danno a chi li usa alcuna discrezionalità sul loro utilizzo: è sempre la macchina a decidere se è necessaria o meno la scarica. Purtroppo l’instabilità politica italiana incide anche sull’esito di leggi importanti come questa, in cui una firma può salvare la vita di migliaia di persone. Ci auguriamo che il messaggio arrivi nelle sedi dovute.

 
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Corso BLS-D a Bagni di Lucca

Il Corso BLS-D si svolgerà il giorno 23 Gennaio 2021 alle ore 09,00 presso la Sala Parrocchiale della Chiesa del Sacro Cuore in via Contessa Casalini, 16 a Bagni di Lucca
e sarà tenuto dall’istruttore certificato Fabrizio Bonino dell’Associazione Cecchini Cuore ONLUS.
Sarà illustrato come
-riconoscere un arresto cardiaco
-eseguire le manovre di rianimazione cardiopolmonare
-utilizzare un DAE (Defibrillatore Automatico Esterno)
e le procedure per la disostruzione delle vie respiratorie nei lattanti, bambini e adulti (manovra di Heimlich).
E’ completamente gratuito e aperto a tutti senza limiti di età o di altro genere.
Il corso sarà tenuto rispettando tutte le norme anti covid-19.
Per questo motivo è obbligatorio presentarsi muniti dei dispositivi di sicurezza richiesti dalla legge e la prenotazione che può essere effettuata al numero riportato di seguito.
Per motivi organizzativi è richiesta la presenza 15/20 minuti prima dell’evento per poter prendere tutti i dati personali al fine di inviare l’attestato di partecipazione.
Per prenotazione (obbligatoria) e/o informazioni sul corso:
Fabrizio 342-8602303