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Il DAE sotto l’albero

 


 Venerdì 21 dicembre, sotto l’albero di Natale del Grande Giò c’era un pacco speciale: il 106esimo DAE della provincia di Pisa, installato con la campagna di Cecchini Cuore “Tre Minuti per il cuore”.

L’inaugurazione si è tenuta presso l’Auditorium ITC “A. Pesenti” a Cascina ed erano presenti, oltre al Dott. Maurizio Cecchini e all’organizzatore, l’amico Andrea D’Angelo, molte persone adulti e bambini, in un clima di grande festa.

Un grazie a tutti per la partecipazione ma soprattutto un grande grazie agli amici dell’associazione “Grande Giò” per la sensibili

 

 

 

 

 

 

 

 
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Tanti auguri a noi!

E così sono passati 5 anni. E ci sembra anche giusto, una volta ogni tanto, festeggiare anche noi stessi!

5 anni da quel 27 dicembre del 2007 in cui il primo defibrillatore automatico pubblico è stato installato a Calci.

Un defibrillatore che, all’epoca, sembrava destinato a restare il solo, tra l’indifferenza di tutti, oggetto curioso accanto al quale fare una foto da mostrare agli amici o citarlo come una “particolarità” di questo piccolo paese vicino a Pisa.

Il primo defibrillatore, installato il 27 dicembre 2007, a Calci

E invece passo dopo passo, con perseveranza, pazienza, entusiasmo e, diciamocelo, una buona dose di testardaggine, anche combattendo contro l’indifferenza di alcuni e alcune istituzioni, ma motivati ed aiutati da molte persone speciali e generose che non solo hanno donato altri apparecchi alla comunità, ma hanno seguito i corsi, promosso il nostro progetto e aiutato a diffondere una mentalità dell’emergenza e del soccorso.

Siamo arrivati, oggi, a 106 DAE in tutta la provincia di Pisa. Un numero che ci porta ad essere una delle Province  più cardioprotette d’Italia e all’avanguardia nel mondo, se paragonata al numero di abitanti.

Un bel record, se si pensa che questi apparecchi usati tempestivamente possono salvare dati alla mano, dal 25% al 74% delle persone colpite da arresto cardiaco, laddove la loro mancanza ha una percentuale di salvezza dell’1%!

E oggi, nel giorno del nostro “quinto compleanno” vogliamo fare innanzitutto tanti auguri a noi, ma anche ringraziare tutti coloro che con la loro generosità, sensibilità, attenzione ed entusiasmo  ci hanno aiutato ad essere qui oggi e ci motivano ad andare ancora avanti con perseveranza nel nostro obiettivo o, come ci piace pensare, nel nostro piccolo grande sogno.

Quindi un “Buon Compleanno” a noi e un grande grazie di cuore a tutti voi!!

 
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Guardandosi allo specchio

Poche cose sono necessarie in questa vita. Qualcuno di noi direbbe la felicita’, la famiglia, gli affetti, il lavoro.

Eppure per molti e’ il mangiare, il poter nutrirsi, il poter bere acqua.

Io mi rendo conto di essere l’ultimo tra coloro che fanno qualcosa. Lo so .

. Ma nel nostro piccolo, anche semplicemente facendo il nostro stupido e quotidiano lavoro, potremmo rimediare a questa grave ingiustizia mondiale.

Se tutti lavorassimo un minuto solo al giorno per gli altri meno fortunati sarebbero milioni di ore dedicate a chi e’ meno fortunato di noi, chi e’ rimasto indietro.

Non e’ il momento ora di capire il perche’, ma capire il come essere utili.

Ne’ penso che ci sia niente di religioso in questo. E’ il buonsenso che ci deve spingere ad essere utili. E’ utile il missionario , ma e’ ancor piu’ utile chi sta chiuso in uno sconosciuto laboratorio a cercare nuovi vaccini, farmaci. E’ utile chiunque sappia fare qualcosa in qualsiasi campo

E’ utile chiunque di noi, qualsiasi lavoro egli faccia, purche’ ogni mattino , guardandosi allo specchio dica “come sono fortunato”.

Il resto viene da se’

 
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Il grido dei muti

 

Ho letto questo post inviato dall’ amico Antonio su FB: so che non ha niente a che fare con la medicina di urgenza.

Ma se un essere umano ritiene che non vi sia altro modo di far sentire la sua voce che morire in questo modo, ho pensato che fosse mio dovere pubblicarla, a nome di tutti coloro che non hanno le nostre meravigliose possibilita’ di informazione

 

“E’ stato assegnato il premio nobel per la pace all’UE (Unione Europea) mentre il Tibet, e non solo, è in fiamme. Una studentessa di 17 anni si è auto-immolata per protesta a Dokarmo. Migliaia di persone sono morte, torturate, altre seguono la via dell’esilio per scappare dall’oppressione del potere cinese. E’ sconcertante come la parola “pace” venga totalmente ingannata da stratagemmi mediatici di stampo governativo e imperialista. Nessun Paese vuole boicottare il governo cinese, nessun Paese vuole compromettere i suoi interessi, non c’è stata alcuna posizione concreta, tutti impotenti nei confronti di quella dittatura militare responsabile di queste violenze.”