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Annega a 15 anni in un laghetto a Campo (Pisa): ma “la congestione” non esiste

I sommozzatori dei Vigili del Fuoco all'opera

I sommozzatori dei Vigili del Fuoco all’opera

Ecco una di quelle notizie che non vorremmo mai leggere: un ragazzino di 15 anni e’ morto affogato ieri mentre nuotava in un laghetto artificiale in provincia di Pisa.

Come tutte le estati inizia il tragico bollettino delle morti per affogamento: che fare?

Viene impropriamente usato il termine “congestione” che in realta’ non ha alcun significato medico in questo senso.

Quello che succede e’ la “sindrome da idrocuzione” (“diving reflex”): in sostanza l’impatto brusco della cute (specie della faccia) con l’acqua fredda provoca un violento e transitorio riflesso vagale che riduce drasticamente la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Se questo fenomeno dura piu’ di qualche secondo si crea un ipoafflusso cerebrale che puo’ portare a perdita di coscienza. La stimolazione vagale inoltre stimola il vomito. Se ci si trova anche in pochi centimetri di acqua si rischia di morire per annegamento, mentre se cio’ accade sotto una doccia fredda ovviamente il tutto si risolve positivamente in pochi minuti.

L’essere in fase digestiva puo’ facilitare la “sindrome da idrocuzione”, dal momento che in quel momento sia ha fisiologicamente un aumento del tono vagale che determina da una parte un aumento dellla secrezione di succhi gastrici, dall’altra la riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.

Se si guardano i filmati dei campionati di tuffi, noterete che gli atleti, prima del tuffo, si sottopongono ad una doccia fredda, in modo da “abituare” il corpo all’impatto con l’acqua fredda della piscina e non, come verrebbe fatto di pensare, per motivi di igiene.

Lo stimolo freddo brusco sul viso e’ infatti impiegato frequentemente per stroncare tachiaritmie sopraventricoiari anche nei bambini , ponendo sul loro volto un telo freddo o del ghiaccio (“diving reflex”).

Va inoltre sottolineato che si muore per asfissia, non perche’ l’acqua invada i polmoni, dal momento che la glottide chiude il passaggio all’acqua in trachea. L’acqua invece viene deglutita riempiendo lo stomaco nell’ultimo tentativo di preservare le vie aeree (“drowning” degli anglosassoni). Nel “quasi annegamento” (“near drowning” ) infatti il paziente non inala l’acqua ma vomita successivamente al salvataggio l’acqua contenuta nello stomaco.

Si muore insomma in inspirazione forzata a glottide chiusa.

Nelle autopsie infatti, il rilievo di acqua nello stomaco e’ indice del fatto che il paziente fosse ancora vivo al momento dell’immersione; in caso che fosse gia’ deceduto (ad esempio per omicidio, o per altri motivi), lo stomaco non si riempie di acqua.

Cosa fare dunque: entrare lentamente in acqua (impiegando almeno un paio di minuti) bagnandosi il viso con l’acqua nella quale ci si immerge, il torace, l’addome quando ancora l’acqua e’ bassa, in modo da poter tornare a riva immediatamente qualora si avvertisse un malessere; evitare tassativamente i tuffi in acqua se si e’ accaldati o si e’ in piena fase digestiva.

 
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A Vernio (Prato) un nuovo defibrillatore semiautomatico pubblico


imageOggi, Domenica 16 Giugno, “CecchiniCuore” ha tenuto un corso di BLSD a Vernio, provincia di Prato, grazie all’interessamento del Collega Cardiologo Dott. Raffaele Scala e della Dott.ssa Lucia Castelvetri, titolare della Farmacia di Vernio

La farmacia Zanni di Vernio (PO) della dott.ssa Lucia Castelvetri, in collaborazione con Cecchini Cuore e la co-partecipazione del cardiologo dott. Raffaele Scala, ha organizzato, domenica 16 giugno 2013, un corso di BLSD riguardante l’utilizzo del nuovo defibrillatore semiautomatico, a disposizione della comunità. L’obiettivo è stato quello di formare il cittadino come first responder per l’impiego del dispositivo salvavita. Il defibrillatore sarà ubicato alla farmacia (situata a Mercatale di Vernio in via del Bisenzio 262) al fine di garantire un servizio tempestivo per contrastare l’arresto cardiaco. Scopo di tale iniziativa è stato quello di sensibilizzare la popolazione a tale problematica istruendola al corretto funzionamento del disposLitivo, per la cui funzionalità è previsto l’impiego di poche ma essenziali “manovre salvavita”. Grazie al suggerimento del dottor Cecchini verrà messo a disposizione un monitor in cui verranno illustrate tali manovre, che sarà situato all’interno della nuova farmacia. La partecipazione al corso ha coinvolto diverse persone, tra cui l’intero staff della farmacia e gli allenatori della squadra di calcio locale.

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Storia di ordinaria follia: l’ignoranza e la conoscenza

Dopo tanto lavoro leggo sul giornale:

sanminiato

mentre  a pochi chilometri di distanza……

Montespertoli

La ‘prof’ di Educazione fisica salvò la vita a un alunno. Proposta la cittadinanza onoraria

I consiglieri di Progetto Martelli, Migliorini, Tafi e Macallè avanzano una mozione per la insegnante Nicoletta Rufignani che praticò il Bls a un ragazzino che si sentì male, poi soccorso dal 118

08/06/2013 – 10:43

 

I consiglieri di Progetto Montespertoli Fabio Martelli, Andrea Migliorini, Lisa Tafi e Niccolò Macallè presenteranno una mozione nel prossimo Consiglio Comunale per la consegna della massima onorificenza della città di Montespertoli, vale a dire la cittadinanza onoraria, alla professoressa Nicoletta Rufignani.

 

L’insegnante ha praticamente salvato la vita a un alunno della scuola media di Montespertoli che nella mattina del 7 gennaio 2013, al rientro dalle vacanze natalizie, si sentì male intorno alle 8.45. Un arresto cardio-circolatorio che ha visto agire la professoressa di educazione fisica Rufignani con grande prontezza

La docente ha praticato il BLS (Basic Life Support, cioè “supporto vitale di base”): un massaggio che ha permesso di guadagnare tempo prezioso mentre stavano arrivando i sanitari del 118: sul posto la Croce d’Oro di Montespertoli e poco dopo anche l’Automedica in arrivo da Castelfiorentino.

Le manovre della ‘prof’, fatte immediatamente dopo che il ragazzino ha perso conoscenza,  hanno permesso ai soccorritori più esperti e al personale sanitario che sono subito dopo intervenuti di stabilizzare le condizioni del piccolo paziente con l’uso di un defibrillatore. I sanitari hanno spiegato ammesso che senza la prontezza delle prime manovre di soccorso, questo straordinario risultato non si sarebbe potuto raggiungere.

 

La dirigente scolastica della scuola ha accolto con entusiasmo e ha incoraggiato la presentazione della mozione e della concessione delle massime onorificenze comunali.

 

I consiglieri di Progetto vogliono concedere alla professoressa Nicoletta Rufignani la cittadinanza onoraria e le chiavi d’oro, con la seguente motivazione: “con profonda gratitudine e riconoscenza per il gesto compiuto, e per l’alto senso civico da lei dimostrato nello svolgimento delle sue funzioni di insegnante, dando inoltre un esempio di abnegazione nei confronti di chi è nel bisogno”.

e per completezza si aggiunge anche il comunicato che mi e’ stato inviato ieri:

 

La Componente genitori, nella seduta tenutasi in data 28 maggio 2013, ha sottoposto al Consiglio di Istituto l’approvazione del progetto dell’acquisto e istallazione del DAE cioè del defibrillatore semiautomatico esterno (previsto dalla seguente normativa: legge n. 120 del 3 aprile 2001; decreto del Ministero della salute 18 marzo 2011e decreto legge 158 del 13 settembre 2012) per tutti i plessi scolastici, alla luce del percorso informativo intrapreso in merito alle modalità d’uso del dispositivo stesso.

Il Consiglio di Istituto ha approvato il progetto, nella piena consapevolezza non solo del suo alto valore civico, ma anche della sua indubbia utilità.

L’istituto scolastico, alla luce dell’ingiustificato ostracismo posto in essere da alcuni genitori, pur appoggiando in pieno il progetto, condividendo con il Consiglio di Istituto la sua assoluta validità, ha ritenuto opportuno astenersi da un appoggio economico, impegnandosi ad occuparsi della formazione, richiesta dalla normativa regionale, per il personale (docenti e ata) che verrà abilitato all’uso del dispositivo DAE.

Pertanto verranno “restituiti” i soldi eventualmente raccolti.

Questo non significa rinuncia al progetto, ma che la fase attuativa dello stesso, e cioè l’acquisto dei singoli dispositivi DAE, da installare in ciascun plesso, viene necessariamente demandata alla autonoma gestione dei genitori ed effettuato attraverso l’autofinanziamento volontario, le donazioni private e/o eventuali altre iniziative.

Pertanto, diversamente da quanto originariamente ipotizzato, non sarà possibile, allo stato, procedere ad una azione unitaria, che veda la dotazione per tutti i plessi nello stesso momento: alcuni plessi hanno già terminato la raccolta dei fondi necessari all’acquisto e sono decisi (giustamente) a procedere immediatamente all’acquisto, entro la fine del corrente anno scolastico.

Tuttavia non possiamo esimerci dal sottolineare che così procedendo si verranno a creare naturali differenze tra i vari plessi: alcuni potranno procedere già all’installazione, mentre in altri casi si dovrà aspettare, con l’inevitabile risultato di vedere scuole più e scuole meno sicure.

Auspichiamo che vi sia una concreta e fattiva collaborazione tra tutti noi genitori, per poter portare ad attuazione il progetto che è un segno forte di grande civiltà e che ha raccolto molti consensi e adesioni.

Restiamo a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento e collaborazione.

Componente genitori del Consiglio di Istituto.

 
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Ovunque vi sia bisogno

geova4“Ubicunque necesse” e’ il motto di CecchiniCuore: “Ovunque vi sia necessita’”.

Ed e’ per questo che abbiamo accettato di buon grado di recarci a condurre il corso BLSD dagli amici Testimoni di Geova di Fucecchio proprio ieri 8 Giugno.Raramente abbiamo palpato tanto interesse per la nostra campagna, tantissime le domande che inevitabilmente vengono poste al termine del Corso.

Altre 75 persone sono ieri diventate “first responders” del BLSD, grazie alla iniziatiova dell’amico e Collega Aldo Lorenzini, che ringrazio pubblicamente per la perfetta organizzazione dell’evento

Un ringraziamento a tutti gli amici di Fucecchio per il loro interesse e la loro partecipazione.

Clicca su “read more” per visualizzare qualche foto dell’evento Read more…